Percorsi di sostegno per separazioni e divorzi
La separazione e il divorzio coniugale sono fra le esperienze più dolorose, destabilizzanti e stressanti che una persona possa vivere, paragonabili a eventi quali la perdita di un coniuge o di una persona altamente significativa dal punto di vista affettivo. La separazione costituisce un vero e proprio evento traumatico, sovrapponibile all’esperienza di lutto, che richiede un lento e graduale processo di rielaborazione psichica, che si snoda per fasi. Tale percorso, che è soggettivo per ogni persona, varia non solo per la qualità ma anche e soprattutto per la durata, sia in considerazione delle peculiari caratteristiche di personalità di ogni individuo, sia per la storia personale di ognuno dei partner, sia per il ruolo che ogni partner ha avuto nella vita di coppia e nella decisione di separarsi e/o divorziare. In primo piano sono sempre i turbolenti e complessi vissuti - non sempre consapevoli e a volte perfino negati - che ognuno vive ed esperisce dentro di sé, non solo in rapporto all’altro, ma anche in rapporto a se stesso e ai figli, in un delicato e intricato intreccio di sentimenti e di ruoli entro cui ci si è identificati per molti anni, dove non solo il ruolo coniugale ma anche quello genitoriale agiscono in maniera preponderante e fortemente ambivalente, amplificando il dolore e la difficoltà ad elaborare tutto il carico emotivo che ne consegue, fra cui rabbia, ansia, paura, insicurezza, angoscia, depressione, e così via.
In questa fase della vita, la persona che si separa può sentire il bisogno di cercare un sostegno per essere accompagnata lungo questo percorso di “riadattamento”, in modo da non destabilizzare eccessivamente l’equilibrio personale e familiare, e in modo da riuscire a incanalare le poche energie residue in maniera funzionale e costruttiva, senza perdere di vista la riorganizzazione non solo familiare, ma anche personale, verso un riassestamento della propria identità.