Violenza endofamiliare

Nel nostro ordinamento giuridico esistono due binari per la tutela del soggetto vittima di violenza endofamiliare, ovvero quello penale e quello civile. Se la violenza integra gli estremi di un reato, la vittima può chiedere che il giudice intervenga per punire l'aggressore tramite gli strumenti della giustizia penale. In alternativa, la vittima può decidere di agire di fronte al giudice civile per ottenere, tramite una sentenza di separazione o divorzio, la rottura del vincolo coniugale. Oltre a ciò può chiedere in via d'urgenza e cautelativa che il giudice adotti dei provvedimenti di protezione che ordinino all'altra parte (coniuge, convivente, genitore) la cessazione del comportamento molesto e/o violento, oppure l'allontanamento dalla casa familiare. Dal 2006, inoltre, è stato inserito nell'ordinamento processuale civile l'art. 709 ter, che consente alla vittima di violenze e/o soprusi in famiglia di chiedere il risarcimento del danno a carico del colpevole.

News

gen24

24/01/2024

E' REATO NON CORRISPONDERE L'ASSEGNO DI MANTENIMENTO MENSILE AL CONIUGE SEPARATO

La Corte di Cassazione penale, Sez. VI, con la sentenza 17 gennaio 2024, n. 2098 – nel disattendere la tesi difensiva secondo cui la condotta del soggetto che viola solo gli obblighi di natura

dic6

06/12/2023

NO ALL'OBBLIGO DI ASCOLTO IN GIUDIZIO DI MINORI DI ETA' INFERIORE AI DODICI ANNI

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Con Ordinanza n. 32290 del 21 novembre 2023, la Corte di Cassazione civile è tornata a pronunciarsi sul diritto d'ascolto del minore in giudizio ribadendo che non sussiste un obbligo generalizzato

set28

28/09/2021

I GIUDICI INTERVENGONO SULLA VACCINAZIONE ANTICOVID DEI FIGLI MINORI

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Se un genitore si oppone alla vaccinazione l'altro può essere autorizzato alla somministrazione. Negli ultimi mesi i Tribunali di varie città italiane sono stati chiamati ad esprimersi